Carlo Borsani: evitiamo che la manifestazione si tramuti in apologia del fascismo

 

La Sezione ANPI di Legnano, che si fregia del nome di “Mauro Venegoni” medaglia d’oro al V.M. della Resistenza, venuta a conoscenza di una prevista manifestazione pubblica nella serata di domani 30 aprile per ricordare l’esponente della Repubblica di Salò Carlo Borsani

 

Rileva il comportamento del sottotenente del Regio Esercito Italiano Carlo Borsani sul fronte albanese a cui venne concessa la medaglia d’oro al V.M. dall’allora governo italiano.

 

Stigmatizza il voltafaccia dello stesso Carlo Borsani, che in spregio al giuramento prestato, si mise al servizio della RSI, governo illegittimo voluto e creato da Hitler e sostenuto col terrore dall’occupante tedesco. Incitava, nei suoi scritti, “ a lottare contro il nemico interno, (gli antifascisti) a scovarlo, annientarlo “. In una guerra ormai verso la fine, ancora illudeva giovani idealisti reclutandoli al massacro, invitandoli “ a combattere per la instaurazione del nuovo ordine europeo promesso dal Duce e dal Führer “.

 

Questo era il futuro che Borsani sognava per la nostra Patria, per tutti noi.

 

Ricorda i dolori e le tragedie abbattutesi sulla nostra Italia a causa del nazi-fascismo, i paesi ed i borghi incendiati, le migliaia di vecchi, donne e bambini massacrati con i loro sacerdoti dinnanzi alle chiese. Ricorda S. Anna di Stazzema, Marzabotto, Boves e via elencando. Le deportazioni, le torture, le uccisioni di tanti patrioti . Ricorda il così nominato “Circul di sciuri” nella nostra città in via Alberto da Giussano, dove, per mezzo di una botola, si scendeva nel sotterraneo degli interrogatori e delle torture.

 

Rende omaggio alle centinaia di migliaia militari con le stellette che, dopo l’8 settembre, sotto il tricolore, combatterono per riscattare l’Italia, affrontando la morte come a Corfù, a Cefalonia, o subendo la deportazione nei campi di lavoro forzato nazisti.

 

Ricorda il primo gruppo combattente “Legnano” del rinato Esercito italiano che, a Mignano Montelungo, inflisse la prima sconfitta all’occupante tedesco. Rende omaggio ai partigiani di ogni fede che combatterono e morirono sui monti, ai resistenti nelle città, ai lavoratori che con la lotta nelle fabbriche evitarono lo smantellamento dei macchinari destinati all’invio nella Germania nazista.

 

Respinge con fermezza ogni tentativo di equiparazione ideale tra coloro che sostenevano la dittatura nazi-fascista e coloro che si sacrificarono per darci questa nostra Italia libera e democratica.

 

Con riferimento all’esposto presentato alla Prefettura ed alla Questura di Milano dall’ANPI Provinciale, confida nella messa in atto da parte delle Autorità competenti di ogni intervento al fine di evitare che la manifestazione si tramuti in palese apologia del fascismo che contrasti col dettato della Costituzione Italiana e che offenda la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà della nostra Patria.

 

ANPI – Sezione di Legnano

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