Violata la targa di Giovanni Novara

 

 

Nella notte del  16 dicembre 2016 è stata violata la targa di Giovanni Novara,  sita in via XXIV Maggio-Legnano.

Riteniamo grave e preoccupante i fenomeni sociali e politici che negano, rimuovono o non riconoscono  la gloriosa storia della Resistenza Antifascista che diede al Paese la libertà e democrazia.

Per queste  ragioni l’ANPI è impegnata  prevalentemente nelle scuole per promuovere la memoria e per ricordare il sacrifico di tanti partigiani che in quegli anni diedero la vita.

L’ANPI di Legnano, nel condannare fermamente il grave atto, chiede all’Amministrazione Comunale di provvedere al ripristino della targa.

 

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http://www.legnanonews.com/news/1/65693/targa_violata_
un_gesto_grave_da_non_sottovalutare_

 

 

«Un gesto grave che non deve essere sottovalutato». Il sindaco Alberto Centinaio commenta così l’atto vandalico perpetrato ai danni della lapide che ricorda Giovanni Novara, il giovane legnanese assassinato dai fascisti nel 1922. Di seguito il messaggio integrale. 

 


 

«Desidero unire anche la mia voce e quella dell’intera Amministrazione comunale legnanese alla condanna del vergognoso raid notturno perpetrato ai danni della targa in memoria di Giovanni Novara (Qui l'articolo: violata la targa di Giovanni Novara) , il giovane legnanese assassinato dai fascisti. Nella “migliore” delle ipotesi si è trattato di un atto di teppismo da parte di persone che non conoscono la storia della nostra città e i valori su cui si basa la Repubblica nata dalla lotta partigiana. Non è da escludere però che gli autori abbiano lucidamente voluto oltraggiare la memoria di un martire della libertà. In entrambi i casi siamo di fronte ad un gesto grave che non deve essere sottovalutato perché si colloca in un momento storico che vede il risorgere, a volte sotto mentite spoglie, di movimenti e gruppi politici di chiara matrice fascista. E’ sufficiente navigare sui social network per accorgersi di quanto il fenomeno sia diffuso anche nella nostra zona. Il loro stile è sempre lo stesso: colpire di notte, anche solo per affiggere manifesti e striscioni, e poi fuggire senza lasciare traccia.

Ciò che più mi addolora è che questo attentato sfregia la memoria di un giovane ucciso all’età di 25 anni soltanto perché manifestava apertamente la sua opposizione al fascismo. Eravamo nel 1922, pochi mesi prima della marcia su Roma, e già il fascismo mostrava il suo vero volto di movimento politico antidemocratico, intollerante e violento. Erano gli esordi di un ventennio di oppressione che avrebbe portato l’Italia nel baratro della guerra. Oggi, nel mezzo di una crisi che rischia di disgregare il tessuto sociale del nostro Paese, la tentazione di imboccare ancora una volta delle scorciatoie antidemocratiche è pericolosamente presente. Occorre non abbassare la guardia e lavorare per mantenere alti i valori per cui è morto Giovanni Novara.

Concludo assicurando che l’Amministrazione comunale si farà carico di ripristinare al più presto la targa rovinata dal fuoco appiccato da ignoti teppisti. Legnano, città decorata con la medaglia di bronzo al valor militare per il contributo dato alla lotta partigiana, non dimentica chi perse la vita per amore della libertà».

 


Pubblicato martedì 20 dicembre 2016

 

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