Anpi, un concorso per il recupero della "memoria storica"

 

 

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  • martedì 05 dicembre 2017
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Le nostre città, compresi Legnano e i centri dell'Alto Milanese, possiedono molteplici forme per costruire via via una propria memoria storica, il cui uso è legato alle fasi sociali e alle contingenze politiche. Proprio per questo l'associazione Anpi di Legnano ha proposto un nuovo concorso scolastico ieri mattina, lunedì 4 dicembre, nella sede di via Menotti: un bando pubblico rivolto alle scuole medie e superiori e alle generazioni più giovani, per favorire il recupero di monumenti, lapidi e tutto il materiale che costituisce la memoria della nostra città.

«L'amministrazione comunale ha accettato e si è resa subito disponibile per questa proposta, - queste le parole del sindaco Gianbattista Fratus, con accanto il presidente Primo Minelli - . Infatti, è importante per i giovani conoscere la storia, capire e non essere superficiali di fronte alla memoria. Mi auguro che gli studenti ne prendano atto e partecipino numerosi: non importa il mezzo con cui si esprimono, che sia un testo, un video o un disegno, ma i valori che si instaurano».

Il concorso prevede la presentazione di ricerche finalizzate a descrivere i personaggi legnanesi legati alla resistenza, che potranno essere presentate con il mezzi che si preferisce (scritti, su supporto informatico, raccolte fotografiche, videoclip). La partecipazione può essere individuale, di gruppo o dell'intera classe e l'iscrizione dovrà essere effettuata entro il 7 dicembre 2017; la presentazione invece dovrà avvenire entro il 28 marzo 2018. La commissione sarà composta dal professor Giorgio Vecchio, dall'amministrazione comunale AMGA Legnano e da un rappresentante del Cineforum Marco Pensotti Bruni. 2000 euro la somma totale, messa a disposizione per gli 8 vincitori, che verranno premiati il 25 aprile 2018. 

Non è mancato il sostegno di Amga Legnano. Così l'intervento del presidente Giovanni Geroldi Abbiamo donato una quota dei nostri fondi per investire nella cultura, Amga tratta il sistema ambiente e il risultato che spesso si ottiene è un impatto pubblico rilevante, quello che dovrebbe essere fatto anche con la storia per poter conoscere le radici sociali del nostro paese».

 

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