Gita-pellegrinaggio associati ANPI Legnano a Zavattarello

 

 

 

20 maggio 2018

 

Zavattarello è un paese di poco più di mille abitanti, situato nell'alta val Tidone, in Oltrepò Pavese, fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia ed è dominato dalla mole del castello di Zavattarello, che nel 1944 è stato sede di un comando partigiano.

 

Castello di Zavattarello. Il cortile interno negli anni 30

 

Il primo nucleo del castello di Zavattarello venne edificato dal Monastero di Bobbio (Pc) molto probabilmente alla fine del X secolo. Esso restò possedimento del monastero sino al 1169, quando, durante le lotte tra Pavesi e Piacentini, fu conquistato da questi ultimi.

Nei secoli venne ampliato. Completamente costruito in pietra, con uno spessore murario fino a 4 metri, è un formidabile complesso architettonico medioevale che ha resistito a numerosi assedi, grazie anche alla costante fornitura di acqua tratta da una fonte proprio al di sotto del castello. Deve il suo nome alla famiglia che dal 1525 ha segnato la storia del castello: la famiglia Dal Verme.

Nel 1944 i conti Dal Verme si sono trasferiti a Milano e nel castello si è insediato un comando partigiano. Cinque fascisti vengono catturati dai partigiani, sono portati al castello e fucilati contro il muro di cinta del cortile.

La reazione è

 rapidissima: il 23 novembre 1944 un folto gruppo di nazifascisti entrano al castello con lanciafiamme. Si notano ancora i segni neri fin oltre due metri da terra sul muro di pietra della torre. Le porte di legno cedono e i nazifascisti entrano appiccando il fuoco all’interno.

I partigiani riescono a fuggire, probabilmente attraverso passaggi segreti che portavano a valle e che non sono ancora stati rit

rovati, ma il castello è in fiamme, tutto quanto ha un valore viene rubato, il resto incendiato e distrutto, dall’arredamento ai quadri ai soffitti a cassettoni.

Nel 1975 i figli e la moglie del Conte Giuseppe Dal Verme firmarono un atto di donazione del castello al Comune di Zavattarello, che ne è l'attuale proprietario e che si è occupato, nei decenni, dei restauri che rendono oggi il maniero un polo di attrazione turistica e culturale.

 

 

 

        

 
 
 
 

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