15 novembre 2019: importante iniziativa in Sala Ratti con gli studenti legnanesi (2)

15 novembre: importante iniziativa in Sala Ratti con gli studenti legnanesi in visita ai campi di sterminio

 

 

 

5 novembre 2019: Giuseppina Marcora, partigiana 99enne cittadina benemerita di Legnano (2)

5 novembre 2019: Giuseppina Marcora, partigiana 99enne cittadina benemerita di Legnano

 

http://www.legnanonews.com/news/cronaca/932810/

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Martedì 5 novembre, in Municipio, consegna delle benemerenze civiche. Una scuola centenaria (l'Istituto Bernocchi), un fisico (Luigi Lugiato) e una partigiana (Giuseppina Marcora) saranno festeggiati e insigniti del riconoscimento.

 

La cerimonia avrà inizio  alle 11.

Giuseppina Marcora, 99 anni, con l’ascesa del regime fascista sentì il dovere e la necessità di reagire attivamente, sulla scorta dei valori di libertà e democrazia che la sua famiglia le aveva trasmesso. Non esitò, nonostante la giovane età, a mettere in pericolo ripetutamente la sua vita per sostenere l'attività partigiana.

Ha ricevuto la qualifica di “partigiano combattente” da parte dell’Esercito Italiano, la medaglia d’argento della Federazione Italiana Volontari della Libertà, il certificato di patriota del Comando Supremo Alleato, il riconoscimento da parte del S.I.M.N.I. - Servizio Informazioni Militari Nord Italia, il certificato di apprezzamento per il suo contributo alla lotta per la Liberazione d’Italia da parte dell’Esercito americano. 

Tutta la sua storia QUI: 

http://www.legnanonews.com/news/cronaca/932702/

 

una_scuola_un_fisico_e_una_partigiana_ecco_i_benemeriti_2019

 

75° anniversario dell'uccisione di Mauro Venegoni (2)

75° anniversario dell'uccisione di Mauro Venegoni

 

Vi invitiamo ad una importante manifestazione a cui crediamo sia utile una vostra presenza.

Come di consueto da largo Tosi alle ore 10.00 partirà il pullman per recarci sul luogo della manifestazione.

In attesa di vedervi

Cari saluti

 

 

 

http://www.legnanonews.com/news/cronaca/932638/

nel_ricordo_di_venegoni_attenzione_alta_verso_rigurgiti_fascisti

 

Nel ricordo di Venegoni, attenzione alta verso rigurgiti fascisti

 

 

La manifestazione si è svolta al cippo commemorativo di Cassano Magnago dove il sindaco Nicola Poliseno e Giorgio Benvenuto, presidente nazionale Fondazione Bruno Buozzi, alla presenza di sindaci e amministratori del territorio, hanno tenuto i discorsi ufficiali.

 

Gli oratori hanno fatto spesso riferimento all'attuale, ricordando il pericolo della recrudescenza di un antisemitismo e di eventi razzisti che devono indurre a tenere sempre alta l'attenzione.

Così ha fatto anche Primo Minelli, presidente della sezione legnanese dell'ANPI quando in riferimento a recenti episodi di intollerranza di stampo fascista ha affermato: "Caro Mauro, i tuoi insegnamenti, il tuo antifascismo, vivono nelle parole che pronunciamo nelle scuole e negli incontri con i giovani che sono i piu esposti alle sirene dei totalitarismi o degli odi sociali e antisemitismo. Solidarietà alla senatrice Liliana Segre. Caro Mauro tu hai combattuto con le armi noi combattiamo con le parole e con gli strumenti della democrazia. Grazie a te e a tutta la Resistenza".

 

L'intervento completo di Primo Minelli QUI

 

 

 

https://www.sempionenews.it/istituzioni/

75-commemorazione-di-mauro-venegoni-occasione-per-parlare-dei-nostri-valori/

 

La 75° commemorazione di Mauro Venegoni ricorda l’orrore del passato e la difesa di valori di eguaglianza, solidarietà, antirazzismo, centralità del lavoro

 

Mauro Venegoni visse in un periodo storico complesso e difficile. Ad appena dodici anni divenne apprendista in fabbrica e fin dall’adolescenza, insieme al fratello Carlo, lottò per gli ideali in cui credeva: aderì alla gioventù socialista a quindici anni e fu tra le prime file nella lotta contro il fascismo, quando i pestaggi da parte dei fascisti erano all’ordine del giorno. Inoltre fu tra i promotori della Resistenza nell’alto milanese, un’azione che gli costò la vita. Infatti a Busto Arsizio venne catturato dagli squadristi fascisti, i quali lo torturarono, seviziarono, mutilarono e assassinarono nel 1944.

 

La storia di Mauro Venegoni è la storia dell’Italia, la nostra storia – ha introdotto Primo Minelli – Fin dagli inizi del fascismo si oppone fieramente, poiché coglie in esso tutta la potenzialità eversiva che infatti si dispiegherà in tutto il ventennio con le gravi conseguenze che abbiamo conosciuto. Lui, con tutti i suoi fratelli, per questa ribellione subì pesanti repressione attraverso aggressioni, i tribunali speciali con anni di carcere e di confino”. “I valori che lui ha incarnato – prosegue Minelli – li ritroviamo nella Carta Costituzionale: la democrazia, la pace, la libertà, l’equità sociale, il ruolo degli lavoratori nelle fabbriche e nella democrazia economica. Orgogliosamente comunista ma antistalinista, ha colto con il fratello Carlo il valore dell’unità antifascista quale strada per liberarci dall’oppressione e dalla guerra”.

 

I valori incarnati da Venegoni sono ancora attuali. “Oggi, lo ricordiamo insieme ai suoi valori che sono anche i nostri: eguaglianza, solidarietà, antirazzismo, centralità del lavoro – ha commentato Minelli – Lui non avrebbe tollerato chi si scaglia contro i più deboli, gli ultimi, siano essi immigrati o italiani. Anche perché la povertà non ha colore di pelle o credo religioso. Lui, che conobbe gli effetti dell’odio politico e razziale prodotti dai nazionalismi che sfociarono nella guerra, non avrebbe tollerato questo clima politico che si respira così come non avrebbe tollerato alcuna immoralità politica che ha investito la sua e la nostra città”.

 

 

 

Celebrazione del 4 novembre (2)

Celebrazione del 4 novembre:

 

Da http://www.legnanonews.com/news/cronaca/932855/

_legnano_rialzati_con_lo_spirito_che_ha_animato_l_unita_nazionale_

 

"Legnano, rialzati con lo spirito che ha animato l'Unità nazionale!"

 

 

   

 

 

Con la novità dell'ANPI direttamente coinvolta nella Festa dell'Unità Nazionale, Legnano ha festeggiato il 4 Novembre con un programma di cerimonie bagnate da una fastidiosa pioggia. 

 

La commemorazione ufficiale di Antonio Cortese, presidente Associarma, si è aperta con un ricordo dei due poliziotti di Trieste uccisi in Questura, Matteo De Menego e Pierluigi Rotta: "Il nostro Paese - ha affermato Cortese - ci chiama ancora una volta a raccolta, per una giornata di festa dedicata alle Forze Armate all'Unità della Nazione. Dobbiamo ricordare tutti coloro, anche giovanissimi, che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di Patria e così un pensiero particolare ca ia numerosi legnanesi che riposano nel nostro cimitero". Il presidente ha poi fatto la storia dell'Esercito italiano in guerra e in pace, "generando uno sviluppo sociale ed economico in una cornice di solida sicurezza". 

In un richiamo locale, Cortese, citando le numerose missioni che hanno impegnato i nostri militari in campo internazionale, ha ricordato come queste operazioni abbiano avuto nei militari di stanza a Legnano i primi a costituire un Contingente italiano in Libano nel 1982. (Qui il suo intervento completo)

 

Per la prima volta a livello nazionale, la commemorazione ha visto riunite Associarma e Anpi, così Primo Minelli presidente degli ex partigiani legnanesi ha potuto ricordare il contributo della Resistenza per una vera Unità nazionale e per questo ha fatto appello ai famigliari di tanti militari nostri concittadini che subirono deportazioni e prigionia per un completo censimento e per un giusto riconoscimento.

Per Minelli, la Storia è anche attualità, da qui il suo invito "Legnanesi ritorniamo ad una partecipazione attiva e positiva  alla vita istituzionale e politica in città, combattendo l’indifferenza verso la cosa pubblica nella quale siamo sprofondati a causa degli scandali avvenuti. Legnano rialzati, prendi esempio da questa gloriosa storia!" (cliccare qui per l'intervento integrale)

 

gita-pellegrinaggio associati ANPI Legnano a Sperongia (2)

 

Gita-pellegrinaggio associati ANPI Legnano a Sperongia

 

 

Domenica 29 settembre ci siamo recati al Museo della Resistenza Piacentina a Sperongia. Il Museo sorge in questa località dell’alta collina, lontano dalla città e dai centri principali della pianura, per testimoniare il fondamentale contributo delle popolazioni montanare alla lotta di Liberazione. 

 

 

Sperongia di Morfasso è uno dei luoghi simbolo della Resistenza piacentina e delle sue diverse fasi. Qui, presso l’osteria di Ca’ Ciancia, già dall’autunno del 1943 si formò uno dei primi gruppi di disertori che costituì, nel successivo aprile 1944, l’ossatura della 38ª Brigata Garibaldi, la prima formazione partigiana in provincia di Piacenza. Quando il 24 maggio, i partigiani di Val d’Arda liberarono Morfasso e insediarono la prima amministrazione civica controllata dal Cln nell’Italia occupata, Sperongia si trovava compresa in una vasta “zona libera”, che si espandeva fino all’intera regione orientale dell’Appennino piacentino. Quando però, nell’inverno 1944-’45, un imponente rastrellamento nazista e fascista colpì il movimento partigiano piacentino, il territorio di Morfasso e di Sperongia subì gravi perdite, con eccidi di partigiani e civili, razzie e deportazioni. Proprio nelle vicinanze di Sperongia, al Passo dei Guselli, si consumò la più impressionante strage di partigiani. Dal febbraio 1945, con la ritirata delle truppe nazifasciste, la ripresa del movimento partigiano fu rapida. Sperongia ritornò ad essere centrale nelle fasi di riorganizzazione e i locali dove ora sorge il Museo furono sede dell’Intendenza della Divisione Val d’Arda. Poco più in alto, a Costa di Sperongia, si stabilì anche il Comando divisionale dove furono in parte elaborati i piani strategici che permisero alle tre Divisioni partigiane piacentine – Divisione “Piacenza”, Divisione “Val Nure” e Divisione “Val d’Arda” ‒ di discendere dalle colline e calare compatte sulla città di Piacenza, liberata il 28 aprile 1945.

 

Nel Museo oltre a una ricca cartellonistica sulla Resistenza piacentina e sui suoi protagonisti è conservata una piccola rassegna di cimeli della guerra partigiana e documenti originali del Comitato di Liberazione Nazionale piacentino, nonchè una suggestiva esposizione di armi partigiane originali. Supporti multimediali completano la possibilità di conoscenza e approfondimento della Resistenza piacentina.

 

 

Al termine della visita abbiamo commemorato i caduti della valle ponendo una corona ai piedi del monumento sito accanto al Museo (nella foto una rappresentanza dei partecipanti).

 

 

Nel pomeriggio abbiamo fatto visita al bellissimo borgo medioevale di Castell'Arquato.

 

     

 
 

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